un Amore ai tempi dell'Impero...

domenica 25 dicembre 2011

Septimo Decimus Hurayus...mio fratello...

Ero alla taverna di Porta Maggiore, in compagnia di mia cognata Aeliaclara, quando un cives dall'aspetto distinto ci ha invitato a sedere al suo tavolo. Abbiamo accettato di buon grado, quindi abbiamo ordinato all'Oste della frutta secca intavolando una piacevolissima conversazione. Ascoltavo il suo verbare, soffermandomi di tanto in tanto a scrutare i suoi scuri occhi, finchè d'un tratto, poggiando i gomiti sul tavolo, la mia attenzione è stata catturata dai tatuaggi che recava nella parte inferiore dell'avambraccio destro e sinistro : "Publio Aurelio Vero" e "Livia Cornelia Martia". Mi son sentita mancare, copiose lacrime hanno preso a rigarmi il volto, ho d'improvviso afferrato la sua sinistra mano con l'intento di verificare se, come me, avesse fra pollice e indice il tatuaggio di una piccola luna che, mia madre, aveva voluto per me e mio fratello nel caso il destino ci avesse diviso. Ed eccola li, dinanzi ai miei occhi, segno inequivocabile che l'uomo con il quale fino a qualche secondo addietro stavo chiacchierando, altri non era che il mio amato frater del quale non avevo avuto più notizie da quando ero solo una bambina. Ci siamo abbracciati promettendoci che, d'ora in poi, nulla e nessuno ci avrebbe più separato.

"Ti ho ritrovato, fratello mio, per non perderti mai più".

Annia Cornelia Faustina

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